Regione Toscana
NUOVE NORME REGIONALI PER LA CESSIONE DIRETTA DI SELVAGGINA CACCIATA
Dai cacciatori al consumatore buona carne tutelata. Cinghiali, ungulati e selvatici di piccola taglia gli animali permessi
I cacciatori toscani potranno d'ora in poi trattare liberamente la cessione di piccole quantità della selvaggina selvatica da loro abbattuta, anche se di grossa taglia, direttamente al consumatore, macellerie e trattorie o ristoranti; basterà compilare una dichiarazione scritta in cui è indicata la zona di provenienza degli animali ( che deve essere compresa nel territorio della provincia in cui insiste la zona di caccia o in quello immediatamente confinante di altre province). E' quanto indicano le linee guida in materia approvate dalla giunta regionale ieri pomeriggio, che applicano in Toscana la normativa europea tendente soprattutto a tutelare sul versante igienico-sanitario il consumatore. Per questo risulta essenziale garantire la rintracciabilità del prodotto consumato.
I cacciatori potranno cedere nell'arco di un anno un capo di grossa taglia (cinghiali o ungulati selvatici) e non più di cinquanta capi di piccola selvaggina selvatica. I singoli capi potranno essere ceduti interi o lavorati; in questo caso dovranno essere trattati in locali rispondenti ai requisiti igienico- sanitari richiesti dalla Ue.
Si tratta, sostengono i tecnici, di misure che tendono ad incrementare un uso corretto di un patrimonio alimentare di alto valore nutritivo, fuori da ogni approssimazione gestionale che potrebbe mettere in pericolo la salute pubblica.
12/01/2010 20.14
Regione Toscana