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Regione Toscana
ROSSI: “SUBITO AL LAVORO SU QUATTRO PRIORITÀ PER RILANCIARE PRATO”
Incontrati i sette sindaci della Provincia
Un pacchetto di quattro punti: allungamento della filiera e reti di impresa, emersione dal lavoro nero, un’accelerazione sul polo tecnologico che “vive un momento di stallo”, ma anche un laboratorio di ricerca da realizzare, perché no, assieme ai cinesi. “Proprio il governo cinese ce lo ha proposto – spiega Rossi – Discutiamone pure. Bisogna essere anche bravi a non farsi rubare i segreti da nessuno, è evidente. Ma non evitiamo di rispondere solo di stomaco. E’ un’opportunità che non butterei via”.

Ruota per lo più attorno ai temi economici, come era scontato, l’intervento del presidente della Toscana Enrico Rossi a Palazzo Buonamici, al termine dell’incontro, durato oltre tre ore, con i sette sindaci dell’area pratese. Con un annuncio: “Giusto stamani ho chiesto alla mia segreteria – spiega Rossi – di fissare un appuntamento con il ministro dell’economia per parlare di Prato e del suo inserimento nelle aree di crisi”.

Il tempo però stringe e il presidente fissa così una data sul calendario. “Entro luglio tutti i progetti dovranno essere pronti” dice. “Entro luglio – prende l’impegno – il tavolo a cui abbiamo dato vita oggi dovrà partorire i primi lavori. E entro luglio dovrà essere pronta anche una prima valutazione tecnica e finanziaria sulla fattibilità di una tramvia che colleghi Prato a Firenze, attraverso Castello”. “Abbiamo già aperto un ufficio, con un funzionario dirigente dedicato e presente stabilmente a Prato”, aggiunge Rossi. “Una presenza autorevole che può agevolare i rapporti. Con questo protocollo diamo ora alla città e alla sua provincia l’attenzione speciale che merita”.

“Dobbiamo provare a finanziare con il programma regionale di sviluppo l’allungamento della filiera. La classica modalità con cui la Regione fa i ban di e distribuisce risorse alle aziende non è più adeguata” dice il presidente della Toscana. Le risorse a disposizione vanno concentrate su due o tre progetti. Il presidente parla anche di attrazione di nuovi investimenti e dell’ufficio che la giunta ha creato allo scopo. “Prato è un territorio adatto. Vanno però individuate aree, capannoni dismessi il cui costo sia competitivo – chiede a sindaci e presidente della Provincia – ed occorre farlo velocemente, entro maggio”.

Rossi, sollecitato dall’intervento del sindaco di Prato Roberto Cenni, si sofferma anche sul nuovo ospedale cittadino, i cui lavori sono oramai arrivati al tetto. “Abbiamo un accordo di programma che prevede che la Regione incassi 40 milioni attraverso la vendita al Comune del vecchio edificio – ricorda – Se c’è un’altra soluzione, possiamo anche riformulare l’accordo. Ma bisogna trov are un meccanismo che garantisca alla Asl condizioni di economicità. Ed occorre fare presto”.

Dall’ospedale alle case popolari, su cui ancora Cenni aveva chiesto un salto di qualità. L’assessore Allocca, spiega Rossi, sta lavorando ad un protocollo per l’edilizia residenziale. Quindi l’ex Banci e il parco museale vicino al Pecci. La giunta Cenni aveva bocciato il progetto del polo espositivo varato dal sindaco Romagnoli, perdendo i 10 milioni di fondi europei messi a disposizione dalla Regione. Ora il Comune propone un piccolo polo espositivo, assieme ad un parco museale. “Siamo pronti a valutare tutto – rassicura Rossi – ma per riassegnare i dieci milioni occorre una proposta definita che stia all’interno delle logiche dei programmi europei”.

Entro l’anno, ricorda il presidente della Toscana, dovrà essere risolta anche la questione della Signa-Prato, assieme ad un sblocco rapido della questione della terza corsia autostradale. L’ultimo tema affrontato riguarda la montagna e il riassetto idrogeologico, evocato dal sindaco di Vernio. “Siamo interessatissimi, convinti che è sempre meglio spendere per prevenire. Ci sono fondi per la manutenzione, che provengono dall’agricoltura – dice Rossi – Abbiamo rifinanziato notevolmente questa misura: utilizzatela”.

Quindi una battuta finale sull’aeroporto di Firenze. “La variante al Pit che abbiamo approvato dice che è possibile trovare due soluzioni: l’allungamento della pista o la realizzazione della pista parallela – dice Rossi – Nell’uno e nell’altro caso bisognerà rispettare parametri e criteri. Ci saranno studi specifici e tutte le garanzie. Ma dite ai cittadini che c’è più inquinamento sui lungarni di Pisa che all’aeroporto, più nei pressi di un centro commerciale che nei pressi di un aeroporto. E un buon sistema aeroportuale è garanzia di sviluppo per una regione”.

15/02/2011 15.05
Regione Toscana


 
 


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