Comune di San Casciano
TITO CHELAZZI, PITTORE ED EROE GARIBALDINO CONTESO A CORTE
Il Gruppo La Porticciola e l’amministrazione comunale rievocano i 150 anni dell’Unità d’Italia con la riscoperta di un pittore sancascianese caro alla Regina Margherita
Un garibaldino che lottò eroicamente per l’Indipendenza nazionale con la passione per l’arte, la pittura e i fiori. Un artista sancascianese, conteso da regnanti di mezza Europa, apprezzato dalla Regina Margherita per la sua grande abilità nel decorare specchi e dipingere fiori e frutta. E’ con la riscoperta di Tito Chelazzi, che il Gruppo La Porticciola, in collaborazione con l’amministrazione comunale, dà la sua personale impronta al calendario delle celebrazioni promosse dal Comune in occasioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Tito Chelazzi è il pittore ed eore garibaldino che la comunità sancascianese ricorda con una mostra, allestita nella sala del Circolo Acli di San Casciano (ingresso da via del Cassero) fino a domenica 20 marzo.
Inaugurato la scorsa settimana alla presenza degli amministratori comunali e dei curatori, Antonio Zecchi e Fabrizio Fornera, l’evento raccoglie ed espone una cinquantina di riproduzioni tratte in maggioranza da una pubblicazione Treves del 1892, dedicata e presentata in quello stesso anno alla Regina Margherita dal titolo “I fiori”.
Tito Chelazzi diede un contributo significativo al Risorgimento partecipando tra i volontari garibaldini alla prima e alla seconda guerra per l’Indipendenza nazionale. Si distinse in particolar modo nella battaglia di Bezzecca (21 luglio 1866) sopravvivendo con altri compagni ad uno scontro che, seppur sanguinoso, si rivelò vittorioso. Chelazzi, noto per le sue virtù morali e civili, ricevette molte onorificenze tra cui quella di Cavaliere della Corona e fece parte di varie accademie. Queste ed altre note relative alla sua biografia sono contenute in un portfolio curato da Otello Pampaloni che, oltre ad accogliere dodici stampe floreali dell’artista, ripercorre alcune delle principali vicende della vita intensa del pittore garibaldino.
Con l’evento espositivo teso alla conoscenza e alla valorizzazione del concittadino che visse e operò da artista e da eroe in epoca risorgimentale prosegue il corollario di eventi messi in piedi dal Comune per celebrare uno dei più importanti passaggi storici del nostro paese. Ieri le cerimonie ufficiali tenutesi al Monumento ai Caduti e in biblioteca comunale, alternate alla presentazione del libro “Dal Chianti alla Nazione”, a cura di Francesco Fusi, realizzato dal settimanale Metropoli, e al concerto lirico a favore dell’associazione Aisla (associazione italiana sclerosi amiotrofica laterale) al Teatro Niccolini, hanno registrato una massiccia partecipazione della comunità che si è unita alle celebrazioni anche cantando l’inno nazionale di Mameli. Note che il Coro Quod Libet ha intonato al termine delle manifestazioni con incontenibile energia.
18/03/2011 20.16
Comune di San Casciano