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Consorzio Bonifica Area Fiorentina
VARIANTE AL PIT: LA PISTA PARALLELA IMPONE IL RIASSETTO IDRAULICO DELLA PIANA
Il Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina è stato ascoltato dalla VI e VII commissione consiliare della Regione per illustrare lo studio effettuato
Il Consorzio di Bonifica Area Fiorentina, convocato per un’audizione dalla VI e VII commissione consiliare della Regione Toscana, ha presentato stamani i contenuti dello studio redatto nel novembre 2010 su richiesta della stessa Regione per valutare le interferenze tra le ipotesi di sviluppo dell’aeroporto Vespucci e la rete di corsi d’acqua e canali di bonifica che assicura la regimazione delle acque e la messa in sicurezza della piana fiorentina, una delle zone più delicate della Toscana dal punto di vista idraulico. L’area aeroportuale è infatti delimitata e intersecata da un fitto reticolo idraulico realizzato a partire dagli anni ‘30 e ogni ipotesi di sviluppo della pista viene inevitabilmente a determinare delle interferenze fra queste opere idrauliche e l’infrastruttura aeroportuale, compromettendo l’equilibrio idraulico. In sede di redazione della proposta di variante al Pit (piano di indirizzo territoriale) il Consorzio ha fornito il proprio contributo conoscitivo (su richiesta della Regione) sotto forma di uno studio che, analizzando le 5 proposte di sviluppo aeroportuale sviluppate da Adf spa, ha individuato le interferenze e proposto alcune soluzioni progettuali.

Delle due ipotesi contenute nel Pit, lo studio mette in evidenza i seguenti aspetti.

Per quanto riguarda la proposta di allungamento della pista lungo l’asse attuale si presentano delle interferenze con il Canale di Cinta Orientale e con il canale dell’Aeroporto che possono essere risolte con interventi puntuali, senza necessità di operare spostamenti delle infrastrutture idrauliche.

L’ipotesi di pista parallela alla A11 impatta il Fosso Reale, canale pensile con uno sviluppo fuori terra fra i quattro e i sei metri, che rappresenta il principale canale di drenaggio della Piana e che veicola tutte le “acque alte” provenienti da Monte Morello e di una parte dalla Calvana verso il fiume Bisenzio. Per permettere il superamento di questa e delle altre interferenze idrauliche con il reticolo minore è necessario effettuare, preliminarmente, uno spostamento di un tratto di circa 3.700 metri dello stesso fosso Reale e dei canali colatori di acque basse verso ovest, operazione che comporta una serie di ulteriori problematiche. Tra queste vale la pena di ricordare:

Modifiche della viabilità di via dell’Osmannoro (eventuale realizzazione di un sottopasso).
spostamento della viabilità d’accesso al Polo Scientifico.
Modifiche della viabilità di via lungo Gavine.
Relativamente all’autostrada A11 (nei pressi del casello) essendo il Fosso Reale arginato, il nuovo ponte necessita di un sovralzo di circa 8 metri rispetto all’attuale piano viario.
Realizzazione di un nuovo canale pensile per il Nuovo Fosso Reale e realizzazione di due canali colatori.
Impatto sull’Anpil e sull’Oasi Wwf di Focognano.
Impatto sull’Anpil Podere la Querciola.
Impatto sull’Anpil e sull’Sic(sito di interesse comunitario) degli stagni della Piana Fiorentina.
Per problemi di quota, il punto di inizio deviazione del Fosso Reale è obbligato e determina delle interferenze con l’adiacente stabilimento farmaceutico Baxter lungo via dell’Osmannoro.
Spostamento della cassa di auto contenimento delle acque necessaria per la messa in sicurezza del Polo scientifico universitario.
Spostamento di importante rete di sottoservizi, fra i quali metanodotto Snam, acquedotto, fognatura opera 6, linea A.T. Enel.
Pur non riguardando la parte idraulica, dovrà essere riposizionato lo svincolo dell’Osmannoro.


Prospetto dei costi

Ipotesi allungamento pista: costo 4,6 milioni di euro circa e nessuna necessità di effettuare espropri.

Ipotesi pista parallela: costo dello spostamento del Fosso Reale dai 12 ai 15 milioni di euro; a queste cifre va aggiunto il prezzo dell’esproprio (volume complessivo degli espropri 24 ettari), il che potrebbe far arrivare il costo dell’opera (in base ai prezzi degli espropri) a una cifra compresa fra i 18 ai 51,7 milioni di euro. Si ricorda che dal punto di vista idraulico, nel caso della pista parallela vanno aggiunti i costi riguardanti lo spostamento, l’esproprio e la realizzazione della cassa d’espansione presso il Polo Universitario e la realizzazione delle connessioni fra reticolo minore delle acqua basse e il Fosso Reale. In questo caso, per la quantificazione sono necessarie ulteriori approfondimenti progettuali e di natura economica. Il tutto fatto salvo eventuali criticità che dovessero verificarsi in base a ulteriori approfondimenti.

«In sintesi – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, Marco Bottino - l’operazione preliminare di riassetto del reticolo idraulico comporta, a caduta, tutta una serie di interventi su infrastrutture anche di primaria importanza quale la A11, che necessitano di una serie di ulteriori valutazioni di fattibilità tecnica ed economica, che il Consorzio ha inteso porre all’attenzione delle competenti Commissioni Consiliari per le valutazioni di competenza, mettendo nel contempo a disposizione la propria esperienza e professionalità per arrivare a possibili soluzioni. La proposta di variante al Pit approvata dalla Regione – continua - conferma, sostanzialmente, i contenuti dello studio redatto dal Consorzio, fatta salva l’opportunità di valutare, nei successivi eventuali sviluppi progettuali, la compatibilità della proposta deviazione del Fosso Reale con la pista aeroportuale. È stato fatto presente che l’adeguamento della rete idraulica e, conseguentemente delle infrastrutture viarie (e non), da questa impattate, è condizione irrinunciabile per l’avvio di eventuali interventi di allungamento della pista aeroportuale con un inevitabile allungamento dei tempi complessivi dell’intervento. Ho apprezzato l’interesse dei consiglieri regionali per i temi riguardanti il nostro reticolo idraulico e l’attenzione con la quale hanno voluto ascoltarmi. Ribadisco definitivamente che il nostro studio non autorizza nessuno, dal punto di vista idraulico, a parlare di fattibilità di un orientamento della pista piuttosto dell’altro, essendo necessario per entrambe le ipotesi attivare un’ulteriore fase di approfondimento alla scopo di valutarne la fattibilità in maniera definitiva».


Il presidente del Consorzio di bonifica Marco Bottino

04/05/2011 13.45
Consorzio Bonifica Area Fiorentina


 
 


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