Regione Toscana
INQUINAMENTO ACUSTICO: ILLUSTRATA LA PROPOSTA DI LEGGE PER ADEGUARSI ALL’EUROPA
In commissione Ambiente, iniziato l’iter per una disciplina sulla gestione del rumore ambientale
La Toscana si adegua all’Europa e alla normativa nazionale, in materia di inquinamento acustico e di tutela della salute dei cittadini. In commissione Ambiente e territorio presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd), è iniziato l’iter della proposta di legge che contiene modifiche alla legge regionale 89 del 1 dicembre 1998 (Norme in materia di inquinamento acustico), con cui la Regione ha dato attuazione e recepito la norma nazionale 447 del 26 ottobre 1995 (Legge quadro sull’inquinamento acustico).
Le modifiche sono necessarie per adeguarsi al mutato quadro normativo di riferimento di livello nazionale, e in particolare al decreto legislativo 194 del 19 agosto 2005 (Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale), nonché al nuovo statuto regionale, con particolare riferimento al riparto di competenze tra Giunta e Consiglio. La modifica alla legge 89, propone inoltre un miglioramento della tutela della salute dei cittadini dall’inquinamento acustico.
Gli obiettivi dell’aggiornamento riguardano, come si legge nel testo, i soggetti “tenuti all’elaborazione delle mappature acustiche (rappresentazione di dati relativi a una situazione di rumore esistente o prevista in una zona), delle mappe strategiche (determinazione dell'esposizione globale al rumore in una certa zona a causa di varie sorgenti di rumore) e dei piani di azione (gestione dei problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti, compresa, se necessario, la riduzione) nonché di quelli competenti alla verifica di tali strumenti”. La proposta prevede di confermare in capo alla Regione la “verifica delle mappature acustiche, strategiche e dei piani di azione”. L’elaborazione di mappe e piani passano invece alle “società o enti gestori (ossia le Province) dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture.
Altro obiettivo è quello di “assicurare l'informazione e la partecipazione del pubblico alle tematiche legate al rumore ambientale, completando il processo di informatizzazione e standardizzazione delle sorgenti di rumore, delle misurazioni nonché dei piani comunali di classificazione acustica e dei piani di risanamento acustico”. Da qui la previsione di istituire un “catasto regionale” contenente la mappa delle sorgenti di inquinamento acustico e la mappatura acustica in formato elettronico del territorio comprendente copia informatica dei piani comunali di classificazione acustica e di quelli di risanamento.
Altra previsione contenuta nella proposta, è quella di prevedere che i piani comunali di classificazione acustica, quelli di risanamento e di miglioramento siano redatti in formato elettronico, in attuazione della normativa nazionale e regionale in materia di amministrazione digitale. “In tal modo – si legge ancora nel testo - sarà possibile rendere conoscibili ed accessibili al pubblico tutti i dati e le informazioni contenute in questi strumenti di pianificazione, che verranno poi inseriti nel catasto regionale”.
Per implementare gli strumenti di tutela dall’inquinamento acustico e migliorare l’efficacia di quelli esistenti, viene proposto di “introdurre l’obbligo, per ciascun Comune, di trasmettere ai territori confinanti, dopo l’adozione e prima dell’approvazione, il piano comunale di classificazione acustica e le relative varianti nonché di introdurre l’obbligo, per i comuni con più di 50.000 abitanti, di approvare una relazione biennale contenente la descrizione e l’analisi dei livelli di inquinamento acustico prodotti nel territorio di competenza.
La realizzazione degli interventi di risanamento acustico previsti negli strumenti di pianificazione comunale, sarà invece garantita attraverso la “revisione dei criteri per la concessione dei contributi”. Nel 2010 la Regione ha concesso finanziamenti per circa tre milioni di Euro a fronte di una richiesta complessiva di 34 milioni. (f.cio)
09/06/2011 18.41
Regione Toscana