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Redazione Met Sport
TANTE NOVITÀ AL CIRCUITO DEL MUGELLO
In occasione del gran Premio d'Italia in programma domenica 3 luglio
Il Motomondiale al Mugello è un appuntamento ormai classico nel panorama internazionale: basti considerare il fatto che quella in programma domenica 3 luglio è la diciottesima edizione consecutiva del Gran Premio d’Italia che si svolge sul circuito toscano. Dire che quest’anno è un Mondiale tutto nuovo non è un eufemismo. Non tanto per i cambi di scuderia per i piloti – il più importante dei quali è stato l’approdo alla Ducati di Valentino Rossi - per la nascita della Moto2 o, semplicemente, perchè il Gran Premio si corre circa un mese dopo il consueto periodo di svolgimento. Nuovo soprattutto per il contesto in cui si corre, in un circuito completamente rinnovato più sicuro e performante per i piloti, più confortevole per gli spettatori.

“Effettivamente sono numerosi gli interventi che abbiamo portato a compimento in questo ultimo anno e che hanno ulteriormente reso il circuito, già tra i più sicuri e suggestivi del panorama internazionale, ancora più affascinante per piloti e pubblico”. Paolo Poli, Amministratore Unico di Mugello Circuit Spa, società di proprietà Ferrari che gestisce il circuito, ci introduce alla scoperta del ‘nuovo’ Mugello.

“Le novità più appariscenti sono senz’altro due: la riasfaltatura completa della pista e la realizzazione della nuova tribuna centrale. Nel primo caso il lavoro, svolto in primavera, ha dato un risultato reso apprezzabile fin dai primi test. Nelle testimonianze dirette dei piloti che lo hanno provato, infatti, si tende a quantificare in oltre un secondo il miglioramento del tempo sul giro. A questo, ha continuato Poli, si aggiunge il fatto che il nuovo asfalto ha reso il tracciato ancora più sicuro”. Un piccolo grande capolavoro del know-how italiano. “L’intervento sulla pista è stato reso possibile dall’utilizzazione di tecnologie avanzate e dall’elevato livello delle aziende coinvolte in tale opera. Il primo step l’analisi preventiva al laser-scanner per realizzare un’ immagine tridimensionale del vecchio asfalto, evidenziando criticità e condividendo azioni correttive. Quindi, dopo la posa del nuovo asfalto, drenante con un ottimo grip, una nuova analisi ne ha delineato le caratteristiche, confermandone la rispondenza al progetto iniziale”.

Significativo l’intervento effettuato sulla parte delle colline che sovrastano la Casanova-Savelli dove si è provveduto ad una rimodellatura orografica del terreno per rendere più gradevole la permanenza degli spettatori (si tratta di un intervento analogo a quello fatto alcuni anni or sono nell'area pubblico compresa fra la Scarperia-Palagio ed il Correntaio) e più emozionante la visione dello spettacolo sportivo.

Straordinario il colpo d’occhio che si ha incontrando visivamente per la prima volta la tribuna centrale.

“Si tratta di un’opera di grande impatto, spiega Poli, dall’avveniristico design, che garantirà complessivamente 4.500 posti. 3.700 di questi si affacciano sul rettilineo, con comode sedute che riproducono graficamente la bandiera a scacchi e la scritta Mugello Circuit, ed altri 800 sono invece rivolti verso la parte più guidata del circuito, tra le curve Correntaio e Bucine”.

La tribuna è collegata alla palazzina direzionale con un tunnel sopraelevato che attraversa la pista, creando un collegamento che faciliterà anche l’utilizzo congiunto delle due strutture che costituiscono il cuore del circuito. Particolare attenzione è stata riservata alla costruzione della tribuna anche dal punto di vista ambientale.

“Sul tetto della tribuna insiste un impianto fotovoltaico con tecnologia a ilm sottile, capace di produrre una potenza stimata di 260.000 kwh all’anno, pari al 250% delle necessità complessive del circuito. Inoltre tutte le superfici pavimentate sono rivestite con materiale ceramico trattato al biossido di titanio che, grazie ad un processo fotocatalitico, permette di abbattere gli agenti inquinanti presenti nell’aria”.

Un forte segnale, questo, che il management di Mugello Circuit ha voluto dare per dimostrare come sia possibile fare motorsport, ricerca industriale e innovazione tecnologica nel pieno rispetto della componente ambientale.

E se i primi commenti, fra i quali quelli di Valentino Rossi, che ha provato la pista con la sua Ducati, hanno portato tanti apprezzamenti, per il circuito si tratta di una conferma della politica portata avanti in questi anni. “Ricettività al top ed ambiente” questi i criteri guida per un autodromo che oggi può competere certamente alla pari con le tante monumentali strutture nate recentemente in molti paesi emergenti ma che riesce ancora a racchiudere in se il fascino “old-style” di un impianto storico, realizzato quasi quaranta anni fa e sempre uguale a se stesso pur nella costante ricerca di innovazione.

30/06/2011 15.55
Redazione Met Sport


 
 


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