Accademia di Belle Arti di Firenze
FUTUR1SM00GGI: 100 ANNI DOPO IL FUTURISMO TORNA A FIRENZE
Da sabato 31 ottobre programma di iniziative elaborato dall’Accademia di Belle Arti di Firenze
FUTUR1SM00GGI: avrà inizio sabato 31 ottobre, ore 10,30 il programma di iniziative elaborato dall’Accademia di Belle Arti di Firenze nel quadro di toscanaincontemporanea2009, il progetto della Regione Toscana per l’arte contemporanea e in occasione del centenario del manifesto di fondazione del Futurismo, pubblicato da Marinetti nel 1909.
FUTUR1SM00GGI prende spunto da episodi storici del futurismo fiorentino per verificare la vitalità di quell’avanguardia nell’arte contemporanea o per riproporre argomenti ancora oggi di grande attualità, spingendosi fino al remake di una perduta opera cinematografica futurista. “L’iniziativa – dichiara il curatore Marco Cianchi – rovesciando il cannocchiale, non mette a fuoco il passato ma il presente, e l’avvenire, secondo un’ottica che forse non sarebbe dispiaciuta agli stessi futuristi”.
Achille Bonito-Oliva è il protagonista del primo evento in programma sabato 31 ottobre dalle ore 10,30 alle ore 13 al Cinema Teatro Odeon di Firenze. Il suo intervento “L’eredità del Futurismo nell’arte contemporanea” sarà spettacolarizzato da una proiezione multimediale a cura di Art Media Studio.
All’Accademia di Belle Arti, in piazza San Marco, il 9 novembre, avrà luogo una seconda giornata dedicata alla discussione, o meglio all’attualizzazione, di uno dei più noti e controversi documenti del futurismo fiorentino: l’invettiva “Contro Firenze passatista” lanciata da Giovanni Papini nella famosa serata futurista del 12 dicembre 1913 al Teatro Verdi. Intellettuali del calibro di Sergio Givone, Graziella Magherini, Gianni Pettena, Renato Ranaldi, Sergio Risaliti saranno chiamati a commentare, dai loro rispettivi punti di vista, le scomode “verità” di Papini che ancora oggi, a quasi cent’anni di distanza, suonano di straordinaria attualità. Senza tuttavia rinunciare alla parte costruttiva, da intendersi come necessario prologo all’incontro del pomeriggio che sarà dedicato a “Il futuro del contemporaneo”. Un argomento forse mai come oggi al centro del dibattito culturale e politico, sul quale gli amministratori locali insieme ai rappresentanti delle istituzioni culturali e dei media saranno invitati a confrontarsi riguardo ai progetti, le prospettive, gli impegni per lo sviluppo del contemporaneo a Firenze e in Toscana.
La storia del futurismo, con particolare riguardo a Firenze e alla Toscana, non sarà comunque trascurata. Un gruppo di docenti dell’Accademia di Belle Arti racconteranno, nella loro sede di San Marco, il 4 dicembre, dalle ore 10, vicende e protagonisti del futurismo secondo angolazioni proprie degli insegnamenti di questa istituzione, con lo scopo anche di coinvolgere più direttamente gli studenti e di aprire gli spazi dell’Accademia alla città. Nella stessa mattina Giorgio Verzotti, affermato critico d’arte, nella sua relazione “Cerchi chiusi-cerchi aperti”, allude alla polemica scoppiata tra Papini e Boccioni nel 1914 sulle pagine della rivista fiorentina “Lacerba” a proposito dell’introduzione di oggetti d’uso o di materia grezza nella produzione artistica d’avanguardia: indagandone i riflessi e gli sviluppi nell’arte contemporanea.
Conclusione del progetto sarà la proiezione in anteprima, in luogo e data da destinarsi, del film “Vita futurista/o La fuga dell’arte” scritto e diretto da Giovanni Maria Rossi e prodotto da “Movie&Sound” per l’Accademia di Belle Arti. Seguendo la traccia del perduto film di Arnaldo Ginna (“Vita futurista”, 1916, 30 min. circa; attori Marinetti, Balla, Corra, Settimelli ed altri) che fu interamente girato a Firenze e per la prima volta proiettato al Teatro Niccolini il 28 gennaio 1917, Rossi si propone di rendere omaggio alla cinematografia futurista - nata a Firenze, col manifesto e il film di Ginna - realizzando un mediometraggio di finzione sul futurismo fiorentino con tecnici e attori professionisti, e con la partecipazione di musicisti, artisti, intellettuali toscani per sottolineare la “contemporaneità” della rivisitazione.
29/10/2009 16.25
Accademia di Belle Arti di Firenze