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Redazione Met Sport
"OLYMPIC SOFTBALL" NEL DESERTO DEI SAHARAWI
Un'altra “Pasqua” di solidarietà per il ciclo-nauta Marco Banchelli
Presentato questa mattina presso la sede del Coordinamento Toscano Repubblica Saharawi un progetto che, nell'anno olimpico 2012, porterà il Softball dal deserto del Popolo Saharawi all'Himalaya.

Quasi quattro anni sono passati da quando ai bordi del diamante del campo di softball del Centro Tecnico Federale del CONI di Tirrenia un “sogno” cominciò a riempire i brevi intervalli degli allenamenti delle ragazze dell’allora Accademia Nazionale. Un sogno comune tra due personaggi che il “Caso” aveva voluto si incontrassero e conoscessero probabilmente trovando comuni valori condivisi di sport e di vita.Uno era il ciclo-nauta e Ambasciatore di Pace di Firenze, Marco Banchelli, mentre l’altro era nientemeno che il “manager” (allenatore) della Nazionale Italiana di Softball, Marina Centrone.

Quel sogno era di tentare di portare anche un piccolo incremento/sviluppo ad uno sport come il SOFTBALL (già di per sé “fratello minore” del BASEBALL…) così particolare e quasi insostituibile da chi lo pratica quanto poco conosciuto dalle folle e dai “media” degli sport maggiori. Una specie di sport “lontano”. In ogni senso possibile. Che magari potesse avvicinarsi a Paesi e Popoli altrettanto “lontani”…

Forte era anche lo stimolo di far giungere un grande messaggio di positività allo stesso Comitato Olimpico Internazionale, per la grande “ingiustizia” di averlo “degradato” da disciplina olimpica Il SOFTBALL, ammesso ai Giochi di Atlanta 1996, è arrivato a quella che al momento rimarrà la sua ultima presenza, Pechino 2008. Da Londra 2012 di quest'anno, infatti, le Olimpiadi non avranno più “diamanti” di terra rossa…

Negli ultimi viaggi nel deserto algerino dove il Popolo Saharawi vive profugo da oltre trent’anni, Banchelli già si immaginava una partita proprio sotto al muro di sabbia che per quasi km. 2.500 divide i Saharawi dalla loro terra. Immaginava colpi capaci di valicarlo ed insieme ad esso superare gli ostacoli che ancora si frappongono ad una soluzione pacifica dei problemi tra gli stessi Saharawi ed il Marocco. Degli strepitosi “FUORI MURO”…!!! E Marina Centrone seguiva il ciclo-nauta e già sembrava vedere e guidare le sue atlete in questa straordinaria partita di Pace.

Così come sicuramente avrebbe voluto disputare un magico torneo tra le pagode ed i templi ai piedi delle più alte montagne del mondo, in Nepal…

Ma se per tanti motivi al momento non è proprio concretamente possibile portare Nazionali o squadre “normali”, qualcosa si può sempre tentare di fare, per la causa dello sport e magari, e soprattutto, per altre “cause” ancora più importanti e nobili.

La prima "tappa" di questo progetto Olympic Softball sarò proprio durante il prossimo viaggio di Solidarietà, organizzato dal Coordinamento Toscano di Sostegno alla Repubblica Saharawi (RASD) e dall’Associazione Ban Slout Larbi di Sesto Fiorentino (a cui prenderanno parte una quarantina di partecipanti tra cui una scuola di Piombino), che partirà sabato prossimo 7 aprile. E presto ci saranno quindi i bambini di una scuola del deserto che riceveranno tutto l’occorrente per conoscere ed iniziare a praticare questo sport “nuovo” magari proprio in attesa di crescere, di tornare liberi in una terra libera e chissà, forse un giorno per sfidare proprio la Nazionale di Marina Centrone tornata alle Olimpiadi!

La prima partita/esibizione è prevista per il prossimo 12 aprile, a quattro mesi esatti dalla chiusura dei giochi di Londra e del Torneo di Kathmandu che costituirà nel prossimo mese d'agosto la seconda importante "tappa" del progetto.

E Marco Banchelli questa volta trascurerà la sua bicicletta per diventare l’assistente di una particolarissima giovane giocatrice che, ben istruita e seguita per l’occasione dalla stessa Marina, proverà a trasmettere fondamentali e passione nel gioco come una piccola “maestra di sport” di quella scuola nel deserto…

Parlando di Solidarietà, “tappa” significativa del viaggio sarà sicuramente anche la giornata dedicata al “saluto-appello” per Rossella Urru, proprio dal luogo dove lo scorso ottobre fu rapita. E Rossella abbraccerà idealmente la fiorentina Mariasandra Mariani anche lei rapita da oltre un anno nello stesso deserto (anche se in altra zona) e di cui non si hanno più notizie da troppo tempo.

Un viaggio al “femminile” che ben si collocherà nella stessa realtà saharawi della DONNA, da sempre protagonista nella sopravvivenza e nell’organizzazione di questa sempre più assurda condizione di vita del proprio popolo in una delle zone meno ospitali del nostro pianeta.

SPORT = “ARMA” di PACE
- Partenza, sabato 7 aprile
- Ritorno, sabato 14 aprile

Con i "Patrocini" di
- Federazione Italiana Baseball e Softball
- CONI Regione TOSCANA
- Provincia di FIRENZE

04/04/2012 14.27
Redazione Met Sport


 
 


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