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Redazione di Met
L’AUTOBUS DI ROSA
Prima nazionale al Teatro di Puccini di Firenze
Banner dello spettacolo 'L'autobus di rosa'
7 MAGGIO ORE 21
TEATRO PUCCINI

Produzione ENTR'ARTe/
Compagnia MDTeatro
con il patrocinio di AMNESTY INTERNATIONAL

L’AUTOBUS DI ROSA
dal racconto di Fabrizio Silei – Ed. Orecchio Acerbo
regia e adattamento Italo Dall’Orto

con "Il nonno" Pape Diaw e "Ben" Joele Diamà Seck
chitarra Gionni Dall'Orto voce Luopu Pewu
musiche originali di Gionni Dall'Orto
progetto video* e luci Teo Paoli
elementi scenici Tommaso De Donno
organizzazione Chiara Solari


IL RACCONTO
Un nonno e un nipotino oggi, nell’America di Obama.
Il nonno ha una sorpresa in serbo per il ragazzo, ma la delusione è al massimo quando entrano in un Museo, per di più pieno di vecchie macchine. Quando mai il nonno si è occupato di motori?
Che dispiacere vederlo invecchiare così di testa…Non bastassero quelle continue corse al gabinetto per via della prostata. Ma ecco che il nonno si ferma davanti a un autobus stile anni ’50: “Santo cielo ma è lui…è proprio lui”.
Sì, è proprio l’autobus su cui, in quel giorno del 1955, erano seduti lui e Rosa quando vennero fatti alzare perché quei posti “erano riservati ai bianchi”.
Solo che Rosa fu schiodata solo con l’arrivo della polizia, mentre lui si era fatto in quattro per convincere quella minuta donna sconosciuta a non intestardirsi in una battaglia persa.
E’ duro ammettere col nipotino che non si è stati un “eroe”. Ma almeno può dargli un consiglio.

“C’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Tu tieni gli occhi aperti.Non perdere il tuo".

IL PROGETTO
La nostra Associazione entra nel progetto “educativo” (aperto dal racconto di Silei attraverso la preziosa collaborazione di orecchio acerbo) con la stesso atteggiamento antiretorico di Rosa: una persona che (a quanto risulta) si oppose all’ordine di alzarsi anche per affermare consapevolmente il proprio diritto a stare seduta, come tutti, dopo una lunga giornata di fatica.
Stanchezza per una lunga serie di soprusi che avevano colpito direttamente la sua famiglia, “Molti dissero che quel giorno non mi alzai perche’ ero stanca ma non e’ vero. Ero invece stanca di cedere”, questo è quanto scrive Rosa nella sua biografia.
Il nostro contributo sarà quello di una messa in scena teatrale che ruoterà intorno a un’immagine tridimensionale di quell’autobus, dove si svolge il dialogo tra nonno e nipote, entrambi interpreti di colore. Su uno schermo scorreranno documenti visivi storici dell’epoca o tratti dalle illustrazioni del libro (opera di Maurizio A.C.Quarello), accompagnati da brani di musica afro americano dell’epoca, eseguiti dal vivo, per sottolineare gli “stacchi” e i flash back dell’azione.
Crediamo che mai come adesso, alla luce degli attuali avvenimenti “epocali”, sia necessaria una proposta come questa che cerchi di far ragionare le vecchie e nuove generazioni invece di allarmarle.

  • Si ringrazia Giacomo Costa per le opere inserite nel progetto video
Agglomerato n.1 / Community Garden n.1

via dei Serragli 79r, Firenze
ph.+39 055 0119232
www.mdteatro.it

04/05/2012 13.35
Redazione di Met


 
 


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