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Da Firenze è partito, in direzione Tanzania, un grande trattore. E' un aiuto concreto e necessario, per chi ha nell'agricoltura l'unica speranza di un riscatto sociale e di una vita dignitosa come per gli abitanti di Itigi in Tanzania. A finanziare questo importante mezzo di lavoro è il Progetto “Agata Smeralda”, l’associazione che da anni cerca di dare a tutti, in ogni parte del mondo, la stessa dignità di vita, e che incrocia la sua esperienza con quella di un ragazzo fiorentino che da più di 3 anni opera in Tanzania.
I ventimila euro necessari all’acquisto del trattore sono stati infatti consegnati nei giorni scorsi a Gabriele Maneo, che sta dedicando la propria vita e professione alla missione di Itigi, in Tanzania, dove opera dal 2009 grazie al progetto della Cooperativa Agricola di Legnaia. “Il nostro riferimento – spiega Gabriele Maneo - è l’Ospedale St. Gaspare, sorto nel 1989 ad opera dei missionari del Preziosissimo Sangue. L’obiettivo di questo progetto della Cooperata Agricola di Legnaia, è stato non tanto quello di portare aiuti estemporanei, ma di insegnare metodi di lavoro e creare centri di formazione in una zona davvero difficile da gestire. Superata la diffidenza iniziale siamo riusciti a far nascere dei veri e propri gruppi di lavoro. Circa mille persone lavorano seguendo i nostri metodi e i nostri consigli, e riescono ad ottenere il massimo da quella terra. Con un secondo trattore, oltre a quello che già abbiamo, riusciremo a dare un ulteriore fondamentale aiuto ad almeno altre 200 famiglie”.
Il denaro necessario per il trattore arriva grazie alla famiglia di Agata Smeralda: “da sempre ci muoviamo in questa direzione – spiega il professor Mauro Barsi, presidente di Agata Smeralda – ovvero non solo portando aiuti ma anche cercando di creare veri e propri centri di formazione e scuole. Crediamo che questo trattore, che sarà intestato all’Ospedale di Itigi, rappresenti al meglio le nostre idee: dare un contributo reale che serva per il presente ma anche e soprattutto per il futuro alle popolazioni coinvolte”.