Produzione originale Festival delle Colline
Martedì 16 luglio 2013 - ore 21.30 - ingresso 5 euro Corte delle Sculture - Biblioteca Lazzerini - Prato "Storia di un bene comune" di Rosaria Parretti e Peppe Voltarelli con Peppe Voltarelli
Spettacolo con parole, canzoni e interferenze
(nell’ambito di Prato Estate 2013)
“L’arte. Eh sì, l’arte! E di quale arte parliamo? Dei capolavori del nostro Paese? Beh, noi abbiamo il tremila per cento del patrimonio artistico mondiale... Qui ci sono cave di Botticelli, miniere di Caravaggi, giacimenti di Raffaelli. Una ricchezza immensa. Perché l’arte è il nostro petrolio. E infatti abbiamo trivellato così tanto che i musei sono pieni di buchi”.
L’incipit promette bene e stuzzica l’approfondimento. E non potrebbe essere altrimenti, visto che a confezionare “Storia di un bene comune”, lo spettacolo di parole, canzoni e interferenze in prima nazionale martedì 16 luglio alla Biblioteca Lazzerini di Prato (ore 21 – biglietto 5 euro), sono un’autrice radio-televisiva dalla carriera folgorante, Rosaria Parretti, e un istrione del pop-folk come Peppe Voltarelli, a cui spetta anche il privilegio di andare in scena.
In tempi di vacche magrissime, Festival delle Colline non rinuncia a foraggiare la creatività e impreziosisce anche questa edizione numero 34 con una produzione originale. Che incastra musica e teatro, cronaca e fantasia, per chiederci se attraverso l’arte e la bellezza ci si possa riscoprire cittadini del nostro Paese. Oppure se l’arte è qualcosa da sfruttare economicamente.
Un piccolo crocifisso di legno maldestramente acquistato dallo Stato diventa così il simbolo di un patrimonio culturale che non è più un diritto dei suoi abitanti ma è asservito alla logica del profitto. In un universo fatto di mostre, eventi, scoperte sensazionali, crolli e interessi privati, si agitano studiosi, politici, turisti, funzionari, guardiani, ecclesiastici, piazzisti, nababbi indiani e qualcuno che ha voglia di riprendersi ciò che gli appartiene.
Peppe Voltarelli - Cosenza 1969, vivente cantante autore di canzoni, con incursioni nel cinema e nel teatro (storica la collaborazione con Fulvio e Giancarlo Cauteruccio della compagnia Krypton). Fondatore e frontman per quindici anni del gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti con cui realizza sette dischi.
Nel 2006 il primo lavoro da solista: il film La vera leggenda di Tony Vilar, del regista Giuseppe Gagliardi, del quale Voltarelli è autore delle musiche e interprete; un road movie che racconta l'epopea degli italiani d'America, seguendo le tracce di un cantante italiano famoso in Argentina negli anni Sessanta.
Nel 2007 esce il suo primo disco, prodotto da Finaz della Bandabardò, Distratto ma però, che viene distribuito anche in Argentina. Segue lo spettacolo Angolo somma zero, scritto e recitato da Alessandro Langiu, che vede sulla scena Peppe Voltarelli nella parte di un suonatore per matrimoni nella Puglia delle fabbriche tra Brindisi, Taranto e Manfredonia.
Il disco Duisburg Nantes Praga. Il bootleg live è un lavoro di denuncia contro la mafia, registrato dal vivo durante il tour europeo del 2008 con il supporto della sola vendita on line e durante i concerti. Il live vende oltre 3000 copie in meno di un anno.
Compone le musiche per l'opera teatrale Medea e la luna, tratta da Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro e messa in scena da Giancarlo Cauteruccio.
Nel 2010 esce il suo terzo album, Ultima notte a Malà Strana che viene distribuito in Europa, Argentina e Canada. L’album vince la Targa Tenco come miglior album in dialetto, che Voltarelli dedica al sindaco ambientalista di Pollica (Salerno), Angelo Vassallo, ucciso in un agguato mafioso.
Nel 2011 firma la colonna sonora originale di Tatanka di Giuseppe Gagliardi, tratto da un racconto di Roberto Saviano, e debutta con lo spettacolo di teatro canzone Il viaggio i padri l'appartenenza.
Realizza la colonna sonora di Aspromonte, commedia di Hady Krissane con Franco Neri. Con lo spettacolo Voci... Italiani da esportazione, insieme alle cantautrici Roberta Carrieri e Gabriella Grasso, nel 2012 partecipa al Festival Avignon Off.
Rosaria Parretti - Con una formazione da ballerina classica e da umanista, si laurea presso l’Università di Firenze in storia delle tradizioni popolari, e inizia a scrivere per la radio nel 2005 una falsa trasmissione culturale per l’emittente fiorentina Controradio, dal titolo Un maledetto imbroglio, e un ciclo di racconti per RSI (Radio Svizzera Italiana), L’anima potente dei treni, con Mechi Cena.
Nel 2006 passa in Rai a Radio3 dove parte la collaborazione con Stefano Bollani e David Riondino per Il Dottor Djembe, lo show radiofonico del quale è autrice insieme ai due artisti e a Fosco d’Amelio. Il programma, grazie anche alla verifica notarile del sassofonista Mirko Guerrini, va in onda per sei anni nel corso dei quali l’allegra brigata produce oltre 200 puntate, un libro, Lo Zibaldone del Dottor Djembe, e tre puntate in tv su Rai Tre, Buonasera Dottor Djembe.
Nel 2010 esce il libro Firenze Radio Swing, scritto con Fosco d’Amelio, che racconta delle orchestre jazz e della radio a Firenze nel dopoguerra.
Sempre per Rai Tre, Rosaria Parretti è fra gli autori di Sostiene Bollani, che nel 2012 ha vinto il premio “Ideona” come miglior programma dell’anno e del quale si attende la nuova serie questo autunno, e di Neripoppins, lo show comico di Neri Marcorè andato in onda fra marzo e aprile 2013.
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PROSSIMI APPUNTAMENTI FESTIVAL DELLE COLLINE
“Canto la libertà” è lo spettacolo che vede per la prima volta insieme Ginevra Di Marco e il Coro delle Mondine di Novi, venerdì 19 luglio alla Villa Medicea di Poggio a Caiano (ingresso 8 euro): brani delle tradizioni toscana e emiliana, ma anche del resto d’Italia e del mondo, perché un po’ ovunque, prima o poi, ci si è dovuti confrontare con angherie e sopraffazioni.
“Cucinare è un atto politico”. Parola di Donpasta, economista pugliese ma soprattutto cuoco poeta ed ecologista stralunato. Martedì 23 luglio (ingresso 8 euro) alla Villa Il Mulinaccio di Vaiano porta lo spettacolo-concerto “La parmigiana e la rivoluzione live”, in cui mischia profumi di cucina e riflessioni sul nostro vivere moderno: Nick Drake, Coltrane, Tom Waits e i Clash q.b.
Singolare anche il percorso di Teho Teardo, autore di alcune delle più particolari colonne sonore degli ultimi anni (“Il Divo”, “Diaz”, “La ragazza del lago”, “Gorbaciof”, “Denti”...). Dal rock underground degli esordi il suo stile si è evoluto verso un sound che intreccia elettronica e strumenti tradizionali. Mercoledì 24 luglio alla Rocca di Carmignano (ingresso 5 euro) presenta “Music, Film. Music”, insieme al violoncello di Martina Bertoni.
Sodalizio, quello tra cinema e musica, che ritroviamo in “C’era una volta l’ Italia”, giovedì 25 luglio al Museo Soffici di Poggio a Caiano (ingresso 3 euro). Sul palco Fabrizio Checcacci e Cosimo Zannelli, due chitarre, due cantanti e un proiettore per viaggiare attraverso la storia.
Funambolica, onirica e scoppiettante la “Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin” dei Camillocromo, domenica 28 luglio al Parco dell’Albereta di Vernio (ingresso gratuito), mentre a chiudere il Festival delle Colline, mercoledì 31 luglio al Centro Pecci di Prato (ingresso gratuito) sono il Collettivo Snellinberg e la Band del Brasiliano, a tre anni dal cult-movie ambientato nelle periferie pratesi: party dichiaratamente “poliziottesco” per festeggiare l’uscita dell’album “Vol. 1” e per ricordare l’attore e amico Carlo Monni. Nell’ambito di Prato Estate 2013.
LA CULTURA FA BUONO!
Guarda il video teaser del Festival delle Colline 2013
www.youtube.com/watch?v=77J3s6DHJIc
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