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Redazione di Met
"Un cristiano per la città sul monte Giorgio La Pira"
Il Sindaco Santo rivivrà nello spettacolo domenica 8 marzo nella basilica di San Marco
Un omaggio organizzato dall’Associazione Beato Angelico per il Rinascimento ai piedi della tomba del “Sindaco Santo” che ora riposa in San Marco - Domenica 8 marzo ore 15,30 con ingresso libero
L’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori più volte ha ricordato che tra le sue priorità ha quelle di fare 3 santi, tra cui Giorgio La Pira, l’ex Sindaco di Firenze che tutti da sempre considerano già Santo.
E per arrivare a questo traguardo, tanto ambito dal Cardinale Betori, da qualche anno i resti del Sindaco La Pira riposano all’interno della Basilica di San Marco, come richiedono le norme per i Servi di Dio di cui è aperto il processo di Beatificazione.
Domenica prossima, 8 marzo, per rendere omaggio a questa figura, l’Associazione Beato Angelico per il Rinascimento ha organizzato, in collaborazione con i Padri Domenicani, una rappresentazione, ad ingresso gratuito, che alle ore 15,30 si terrà proprio all’interno della Basilica di San Marco , dove il Piccolo Teatro della Fede presenterà lo spettacolo “Un cristiano per la città sul monte – Giorgio La Pira” di Nino Giordano, con sceneggiatura teatrale e regia di Vittorio Goglia.
L’evento prevede anche la partecipazione della Soprano Manuela Mattioli e del Coro Beato Angelico diretto da Padre Alfonso Fressola.
Lo spettacolo prende spunto dal libro di Nino Giordano, “Un cristiano per la città sul monte. Giorgio La Pira”, edito dalla LEF, libro nel quale Nino Giordano propone, come in una grande opera teatrale e in una forma dialogica, la figura di Giorgio La Pira.
Con una sapiente articolazione, tra note musicali e scene dialogate, saranno messe in rilievo le fasi più importanti della vita di La Pira: la questione Pignone e la telefonata a Enrico Mattei,il dialogo con Senghor, la questione palestinese, lo storico incontro con Ho Chi Minh, la visita ai ragazzi di Don Milani e a una scolaresca di una scuola elementare.
Il regista Vittorio Goglia, rielaborando in modo originale il testo, ha affidato la narrazione degli avvenimenti storici a Giorgio Contemori, nella parte di Fioretta Mazzei, e ad Alessandro Morellato quella di Antinesca Tilli, mentre alla lettura di Armando Fabbri saranno affidate le riflessioni del prof. La Pira.
Originale la scelta di affidare il ruolo di La Pira a due attori diversi: per il periodo giovanile ad Alberto Goglia, mentre per quello anziano a Marco Predieri, mentre Giuseppe Leonetti, che entrerà in scena nei momenti cruciali, interpreterà La Pira bambino.
Il professore La Pira è stato certamente un mistico, un uomo attratto dalla vita di preghiera che ha sempre vissuto intensamente, ma questa profondità spirituale rifluiva immediatamente nell’apertura agli altri, nell’entrare in relazione immediata, diretta, semplice, cordiale. Relazioni intessute prima di tutto con i poveri, con gli studenti, con chiunque incontrasse casualmente, con grandi personalità della cultura e della politica. Questo essere uomo di dialogo si esplicitava a tutti i livelli: dalla vita quotidiana all’organizzazione degli incontri tra i sindaci, dai colloqui mediterranei all’impegno per creare comprensione, rispetto, conoscenza tra le tre grandi religioni monoteiste che nascono da Abramo.

06/03/2015 17.05
Redazione di Met


 
 


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