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“Assoluta contrarietà alla lesione dei diritti umani che sta avvenendo in Venezuela” e impegno per la Giunta regionale a invitare Governo e Parlamento ad adottare “con urgenza” ogni iniziativa necessaria anche in sede di Unione Europea e in collaborazione con gli organismi internazionali. La grave situazione nel Paese del Sud America è al centro della mozione sottoscritta dalla Lega (primo firmatario Marco Casucci, con Elisa Montemagni e Roberto Salvini) e firmata da Francesco Gazzetti (Pd), che l’Aula di palazzo del Pegaso ha approvato oggi 4 dicembre, senza dibattito.

In primo piano gli episodi di violenza avvenuti nello stato di Tachira e a Caracas – almeno 48 persone decedute durante le proteste iniziate lo scorso aprile – accanto alla considerazione che in Venezuela è presente la terza comunità di migranti italiani dell’America Latina, che supera i due milioni di abitanti e vive in situazione di forte emergenza. Il testo ricorda, tra l’altro, le sistematiche violazioni dei diritti umani, le denunce di Amnesty international in merito all’uso dei tribunali militari per processare i civili, e a un sistema giudiziario “soggetto ad interferenze del governo”, caratterizzato da “arresti e detenzioni arbitrarie”, “tortura e altri maltrattamenti”. La mozione considera anche la situazione carceraria “ancora caratterizzata da mancanza di assistenza medica, oltre che da cibo e acqua potabile”, accanto alle condizioni di vita altamente precarie della popolazione venezuelana, mentre risulta che siano in aumento le incarcerazioni di chi ha idee politiche differenti e le manifesta pubblicamente.

Richiamata la mozione già approvata lo scorso anno “in merito alla grave situazione del Venezuela”, l’atto impegna la Giunta e l’assessore competente a ottenere dal Governo venezuelano un “atteggiamento costruttivo” anche per impegnarlo a ripristinare la separazione tra i poteri; a permettere iniziative umanitarie anche per contrastare la situazione di disumanità delle carceri; ad approntare un piano straordinario di assistenza ai connazionali residenti in Venezuela, anche attraverso un rafforzamento delle nostre strutture diplomatico-consolari; a sostenere l’iniziativa degli organismi internazionali per la liberazione dei prigionieri politici in Venezuela.