Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Pergola, Niccolini, Mila Pieralli, Rifredi
Al Teatro della Pergola debutta 'Piazza degli Eroi' di Thomas Bernhard regia Roberto Andò
Da martedì 22 a domenica 27 febbraio (martedì - sabato, ore 20.45, giovedì, ore 18.45; domenica ore 15.45)
Da martedì 22 a domenica 27 febbraio debutta al Teatro della Pergola Piazza degli Eroi diretto da Roberto Andò, con protagonisti Renato Carpentieri e Imma Villa.

Apparso nel 1988 e mai rappresentato in Italia prima d’ora, è l’ultimo testo teatrale di Thomas Bernhard e uno dei suoi indiscussi capolavori. Il clamore suscitato a Vienna al suo debutto confermò l’immagine di uno scrittore furiosamente critico nei confronti del permanere nel Paese di strutture autoritarie e fasciste, e il giudizio feroce per la classe politica che vi si era impiantata dal dopoguerra, colpevole di non aver mai veramente tagliato con il passato nazista. È considerato uno dei più grandi scandali teatrali nella storia dell’Austria.

Spiega Roberto Andò: «La storia del professor Schuster, una mente matematica filosofica, suicida per protesta contro l’avanzare della barbarie antisemita, è raccontata dal drammaturgo in una partitura a più voci, modulando una orchestrazione perfetta dove appaiono come relitti citazioni di altri grandi testi – tra tutti, Il giardino dei ciliegi di Cechov. La piazza e le voci inneggianti che si levano a disturbare la mente sconvolta della vedova del suicida, sono la piazza e le voci che ovunque nell’Europa smarrita di oggi invocano l’uomo forte, “un regista che li sprofondi definitivamente nel baratro”, come dice lo zio Robert, il fratello del suicida, parafrasando lo stesso Bernhard».

Scritto nel 1988, Piazza degli Eroi (Heldenplatz) è una sorta di testamento teatrale e politico di Thomas Bernhard, che all’epoca fu associato al suo testamento personale (morì il 12 febbraio del 1989), dove era disposto il divieto di pubblicazione e messinscena delle sue opere nel proprio Paese.

In occasione del debutto al Burgtheater di Vienna il 4 novembre dello stesso anno, l’opera suscitò uno dei più grandi scandali teatrali nella storia dell’Austria, soprattutto per gli espliciti riferimenti temporali e di luogo (cosa inusuale nelle opere di Bernhard): la data – Vienna, marzo 1988 – e il titolo – Heldenplatz – ovvero la piazza in cui nel 1938 Hitler annunciò alla folla l’Anschluss, ovvero l’annessione dell’Austria alla Germania nazista.

Nel disegnare il suo estremo congedo dalla vita e dal teatro, Bernhard sceglie quindi di dare un nome e un tempo all’ottusità brutale che vede avanzare. Ma, come sempre accade in un’opera di fantasia, la sua Austria è insieme un luogo concreto e una metafora. Se è venuto il tempo di rappresentare in Italia Piazza degli Eroi è proprio perché, a dispetto dell’inedita precisione realistica di Bernhard, oggi per comprendere il senso di questo testo visionario e catastrofico non servono indicazioni di luogo e di tempo. Ognuno degli spettatori che assisterà a una recita di Piazza degli Eroi al Teatro della Pergola da martedì 22 a domenica 27 febbraio, capirà subito che l’azione si svolge in una qualsiasi piazza da comizio, di una qualsiasi città d’Europa. L’Austria di Bernhard (dallo scrittore intravista profeticamente nei primi consensi per Haider), nel giro di una trentina e passa d’anni, è ormai ovunque.

22 – 27 febbraio | Teatro della Pergola
(martedì - sabato, ore 20.45, giovedì, ore 18.45; domenica ore 15.45)
Teatro di Napoli, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Teatro della Toscana
Renato Carpentieri, Imma Villa
PIAZZA DEGLI EROI
di Thomas Bernhard
traduzione Roberto Menin
con Betti Pedrazzi, Silvia Ajelli, Paolo Cresta, Francesca Cutolo, Stefano Jotti, Valeria Luchetti, Vincenzo Pasquariello, Enzo Salomone
scene e disegno luci Gianni Carluccio
costumi Daniela Cernigliaro
suono Hubert Westkemper
diritti di rappresentazione Suhrkamp Verlag – Berlino
rappresentata in Italia da Zachar International – Milano
foto di scena Lia Pasqualino
regia Roberto Andò

Durata: 2 ore e 30 minuti, atto unico.
Note di regia.

Piazza degli Eroi (Heldenplatz), apparso nel 1988, è l’ultimo testo teatrale di Thomas Bernhard, e uno dei suoi indiscussi capolavori. Quando il grande scrittore austriaco morì, il 12 febbraio del 1989, il pubblico che lo aveva amato recepì il messaggio di radicale drammaticità di quest’opera con una emozione talmente intensa da risultare insopportabile, e lo associò all’atto notarile che lo scrittore aveva depositato, a quel testamento in cui, con altrettanta visionaria provocazione, Bernhard aveva disposto che nel suo Paese d’origine fosse vietata sia la pubblicazione dei suoi testi, sia la loro messinscena.

Il clamore suscitato a Vienna al debutto di Piazza degli Eroi confermò l’immagine di uno scrittore furiosamente critico nei confronti del permanere in Austria di strutture autoritarie e fasciste, e il giudizio feroce per la classe politica che vi si era impiantata dal dopoguerra, colpevole di non aver mai veramente tagliato con il passato nazista.

Piazza degli eroi è dunque il testo più politico di Thomas Bernhard, beninteso nella cifra esistenziale e metafisica che alla politica ha sempre voluto attribuire questo autore. Pur essendo ritenuto una summa dei temi di questo autentico genio della letteratura e del teatro, ed essere stato sin dalla sua apparizione oggetto di importanti messinscene in Europa e nel mondo, Piazza degli Eroi non è mai stato rappresentato in Italia. Negli ultimi anni, ho pensato molte volte di farlo, e ora, in apertura di un nuovo ciclo della mia vita di uomo di teatro a Napoli, alla direzione del Teatro Stabile, ho pensato che fosse arrivato il momento giusto. Giusto e opportuno. La letteratura critica dedicata al grande drammaturgo ha evidenziato come nei lavori di Bernhard non ci siano quasi mai riferimenti temporali e come le indicazioni di luogo siano sempre ridotte al minimo. Non si può dire lo stesso per Piazza degli Eroi, dove, al contrario, compaiono nomi di luoghi e date, a cominciare dall’indicazione iniziale: Vienna, marzo 1988. Nel disegnare il suo estremo congedo dalla vita e dal teatro, Bernhard sceglie di dare un nome e un tempo all’ottusità brutale che vede avanzare. Ma, come sempre accade in un’opera di fantasia, l’Austria di Bernhard è insieme un luogo concreto e una metafora. Così come lo è la piazza che dà nome al testo, la stessa in cui nel 1938 Hitler annunciò alla folla acclamante l’Anschluss, l’annessione dell’Austria al destino nazista della Germania. Se è venuto il tempo di rappresentare in Italia Piazza degli Eroi è proprio perché, a dispetto della inedita precisione realistica di Bernhard, oggi per comprendere il senso di questo testo visionario e catastrofico non servono indicazioni di luogo e di tempo. Ognuno degli spettatori che assisterà a una recita di Piazza degli Eroi, capirà subito che l’azione si svolge in una qualsiasi piazza da comizio, di una qualsiasi città d’Europa. L’Austria di Bernhard (dallo scrittore intravista profeticamente nei primi consensi per Haider), nel giro di una trentina e passa d’anni, è ormai ovunque. La storia del professor Schuster, una mente matematica filosofica, suicida per protesta contro l’avanzare della barbarie antisemita, è raccontata dal drammaturgo in una partitura a più voci, modulando una orchestrazione perfetta dove appaiono come relitti citazioni di altri grandi testi – tra tutti, Il giardino dei ciliegi di Cechov. La piazza e le voci inneggianti che si levano a disturbare la mente sconvolta della vedova del suicida, sono la piazza e le voci che ovunque nell’Europa smarrita di oggi invocano l’uomo forte, “un regista che li sprofondi definitivamente nel baratro”, come dice lo zio Robert, il fratello del suicida, parafrasando lo stesso Bernhard.

Ad affiancarmi in questa impegnativa impresa, quali cerimonieri e testimoni del mio incontro con Napoli, ho chiamato Renato Carpentieri, geniale attore e intellettuale, da tempo mio complice, e Imma Villa, una delle grandi interpreti del teatro italiano, un’artista della scena la cui fama non è ancora pari al talento.

Roberto Andò


Biglietti

Intero
Platea 35€ - Palco 28€ - Galleria 21€

Ridotto Over 60
Platea 32€ - Palco 26€ - Galleria 19€
Ridotto Under 30 / Abbonati Teatro della Toscana
Platea 26€ - Palco 22€ - Galleria 17€
Ridotto Soci Unicoop Firenze
Platea 28€ - Palco 24€ - Galleria 18€

Biglietteria

La biglietteria di prevendita del Teatro della Pergola, in Via della Pergola 12, è aperta dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 19, la domenica dalle ore 10 alle ore 13:15.

Nei giorni di spettacolo la biglietteria serale del Teatro della Pergola, in Via della Pergola 30, è aperta a partire da due ore prima dell’inizio della recita. Da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita del giorno.

È attivo il Servizio Cortesia, per informazioni e vendite telefoniche, negli stessi orari della biglietteria al numero 055.0763333.

Acquisto nei punti vendita BoxOffice e online su www.ticketone.it/eventseries/piazza-degli-eroi-3021322/#calendar-start=2022-02.

Info: biglietteria@teatrodellapergola.com

15/02/2022 11.51
Pergola, Niccolini, Mila Pieralli


 
 


Met -Vai al contenuto