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Moratoria per fermare la pena di morte nel mondo
Il punto sulla campagna e alcuni riferimenti
Vent’anni fa, il 13 maggio 2002, presso la Comunità di Sant’Egidio 23 organizzazioni, da Amnesty International a Fidh e Penal Reforme Internationale, crearono con Sant'Egidio la Coalizione mondiale contro la pena di morte, dando vita a un lavoro attento di raccolta di firme da portare all'Onu per un passo importante. Nel 2007 è stata approvata con 103 voti a favore la Risoluzione per una moratoria universale dall’Assemblea Generale dell’Onu. Da sottolineare che allora i Paesi abolizionisti erano “solo” 91. “La Coalizione – spiega Mario Marazziti, resposanbile per Sant'Egidio della campagna contro la pena di morte - ha contribuito a questo, come mostrano le oltre 150 organizzazioni che la compongono oggi, con una rappresentatività planetaria e non più, come agli inizi, soprattutto franco-italiana ed europea, con un’esile rappresentanza americana e asiatica”. Nonostante le voragini, come le guerre, che segnano un arretramento dell'umanità, il cammino contro la pena di morte è andato avanti: se nel 1975 erano ancora solo 16 i Paesi avevano abolito “il male estremo”, oggi sono 144, per legge o di fatto, e nel 2020 solo 20 Paesi l’hanno utilizzata. In sintesi: da quando è nata la Coalizione i Paesi abolizionisti sono quasi raddoppiati e gli ultimi a farlo sono stati, da poco, il Centrafrica e il Kazakistan, senza dimenticare 10 Stati degli Usa, tra quanti l'hanno abolita o hanno adottato la moratoria. Formalmente i mantenitori sono 58.
Ogni anno il 10 ottobre viene celebrata la Giornata mondiale contro la pena di morte e il 30 novembre, il giorno in cui si ricorda l'abolizione della pena capitale da parte del Granducato di Toscana, viene celebrata 'Città per la Vita'. Nella diocesi di Firenze ogni anno Sant'Egidio invita amici, parrocchie e religiosi, e tra questi il Convitto ecclesiastico, le Serve di Maria, i Padri assunzionisti, a pregare in quella giornata per la fine di questa forma di vendetta, coinvolgendo come testimonial anche i detenuti del carcere di Sollicciano (che più volte hanno firmato l'appello per la moratoria) e avendo come compagni di strada in questa campagna di civiltà anche la Comunità islamica di Firenze, la Comunità Ebraica, i buddisti della Soka Gakkai. (mb)

01/10/2022 14.50
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