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Redazione di Met
Ugo De Vita legge e racconta vita e opere di Aldo Palazzeschi
Alla Biblioteca delle Oblate, mercoledì 27 novembre, alle 17.45
Scrittore illustre di cui si parla poco, pur avendo segnato il Novecento, secolo delle due guerre, poeta, romanziere, saggista nato nella sua Firenze, figlio di un facoltoso mercante di stoffe, Aldo Giurlani in arte Aldo Palazzeschi, si divise tra la città natale, Venezia e Roma, dove si spense nell’agosto del 1974, per un ascesso dentale trascurato.
A lui sarà dedicato un evento del Sistema bibliotecario alle Oblate, in Sala Sibilla Aleramo, mercoledì 27 novembre e protagonista sarà Ugo De Vita, attore, autore e docente universitario, con la partecipazione di Massimiliano Cardini e Filippo Dell'Arte.
Palazzeschi fu “Futurista” della prima ora, ebbe rapporto personale coi grandi artisti che animarono quel movimento, in particolare con Filippo Tommaso Marinettl e con il grande pittore Boccioni.
Oltre a lasciare versi “incendiari”, fu capace di grande invenzione letteraria con liriche ricercate e musicali.
Palazzeschi studiò recitazione a Firenze, aveva autentica passione per il teatro e proprio a Firenze debuttò sulle scene.
Ebbe dunque formazione d’attore di teatro, fu questa unica occupazione retribuita oltre alla scrittura della intera vita.
Successivamente il padre lo obbligò a trasferirsi a Venezia e lo fece iscrivere alla Ca’ Foscari, in studi lontani dalle Lettere nell’ateneo prestigioso, il ragazzo trascorse ben poco tempo e per il carattere ribelle, abbandonò ben presto per la scrittura.
Dopo essersi “scontrato” coi Futuristi e più avanti coi “Vociani”, Palazzeschi sperimentò a suo modo versi e prose feconde, consegnandoci nella prima maturità, nel 1934, il suo capolavoro assoluto: 'Le sorelle Materassi'.
Un bozzetto in quadri vivaci, in cui compare ancor prima di Gadda, tentazione di usare “parlari” diversi e “dialettismi”.
Lo scrittore scelse poi di vivere gli ultimi trent’anni della sua vita a Roma, città che amò profondamente.
Ebbe tuttavia difficoltà ad avvicinare gli scrittori suoi contemporanei, forse anche poiché ne soffrivano la fama e le qualità, la sua presenza fu piuttosto “tollerata”, per il carattere ironico e schivo.
Si ricordano le splendide 'Novelle', 'Via di Cento stelle' e un ultimo romanzo titolato 'Roma', che non ebbe il successo sperato e fu trascurato dai critici. Con Carlo Emilio Gadda, si può affermare che Palazzeschi fu espressione altissima del romanzo italiano e della sua evoluzione.
“Credo che sia utile ricordare lo scrittore e l’uomo - sottolinea De Vita - alla vigilia dei centoquaranta anni dalla nascita e nell’anno, questo 2024, del Cinquantenario dalla morte, proprio in ragione dei molteplici aspetti della scrittura, originalità che lo rese tra i maggiori dei 'moderni'. Ho portato in Radio Rai e sulla scena più e più volte le sue opere , ricordo in particolare un allestimento con Lucia Poli ed uno con Elio Pandolfi. Palazzeschi è un autore che pur non scrivendo per la scena, invita alla lettura a voce alta, per assonanze, rime, ricchezza del lessico e dello stile.
Alle Oblate saranno con me: Filippo dell’arte, un giovane attore, che ho avuto a Roma al Teatro Quirino con “Officina della poesia il teatro e le arti” e Massimiliano Cardini, un attore fiorentino, che è con me da tempo e trovo sempre più convincente.
In questa lectio-spettacolo, si finirà per ricordare documenti d’epoca e citazioni, che daranno opportunità di restituire al pubblico il suo tempo e attraverso di questo, riconoscere attualità dell’opera palazzeschiana.”
L'appuntamento con Aldo Palazzeschi è a ingresso libero e gratuito alla Biblioteca delle Oblate mercoledì 27 novembre alle 17.45.

21/11/2024 9.31
Redazione di Met


 
 


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