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“Stamani in Commissione 7, Pace e Diritti Umani, è stata approvata la mozione per aderire alla "Rete degli Enti locali per i diritti del popolo palestinese"

Con questa mozione si porta in Consiglio, nel Comune di Firenze, come in molti comuni dell'area metropolitana un impegno a promuovere atti di solidarietà con il popolo palestinese, di cooperazione con gli Enti Locali palestinesi; si promuovono attività di sostegno e sensibilizzazione volte ad esigere il cessate il fuoco, la fornitura di aiuti umanitari rapidi e sicuri, la protezione della popolazione di Gaza, la liberazione incondizionata degli ostaggi, la fine dell'occupazione militare a Gaza e in Cisgiordania.

Firmatari della mozione: Milani, Collesei, Pizzolo, Arciprete, Masi, Palagi, Del Re, Ciulli, Pampaloni, Amato.

Ai firmatari si è aggiunto il voto positivo di Locchi.

Alla Commissione ha presenziato con la sua toccante testimonianza Amal Khamal, operatrice umanitaria, responsabile della ONG CISS e proveniente dalla Striscia di Gaza.

Dal suo racconto sono emerse situazioni agghiaccianti. A partire dalla carestia. Ora entrano a Gaza solo alcune decine di camion, a fronte dei 500 che ne entravano prima.

Circa un milione di bambini non trovano il cibo necessario a sostenere i loro corpicini. Le mamme non possono allattare. Si calcola che il 22% della popolazione sia al livello della catastrofe: circa 400.000 persone che periranno per denutrizione entro due mesi.

La distribuzione del cibo organizzata da Israele con gli Stati Uniti ha già provocato l'uccisione di 150 persone e 1.500 feriti tra chi cerca la farina. Vengono uccisi i pescatori in mare con le loro imbarcazioni. 10.000 persone malate di cancro non si possono curare. Su un piccolo territorio è stato sganciato l'equivalente di 3 bombe atomiche.

Amal lancia un grido: " Cosa stiamo aspettando?"

Non possiamo aspettare più nulla Netanyahu deve essere fermato”.

Lo dichiara Stefania Collesei, presidente VII commissione (Pace e Diritti Umani)